Come aumentare la visibilità su Linkedin? Il formato carosello è certamente uno dei più performanti: a patto di saperlo utilizzare correttamente.
Formati LinkedIn
Conoscere i diversi formati LinkedIn è oggi determinante per comprendere mi ha aiutato a capire quando è più strategico usare un carosello piuttosto che un altro tipo di contenuto. Ecco i formati principali che LinkedIn permette di utilizzare:
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Post testuale: semplice, immediato, ottimo per storytelling e pensieri personali
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Immagine singola: efficace per grafiche sintetiche o per catturare l’attenzione
- Multi immagine: galleria di immagini molto utile per fiere o eventi
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Video: ideale per presentazioni dirette, demo o contenuti emozionali
- Sondaggio: utile per avere feedback dalla community e con possibilità di vedere chi vota
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Carosello: perfetto per contenuti strutturati e informativi
Il carosello, quindi, si colloca in una fascia di valore molto alta: non solo attira visivamente, ma permette di spiegare in profondità senza costringere l’utente ad abbandonare la piattaforma.
Tra i formati Linkedin che ho testato, il carosello LinkedIn si è rivelato uno dei più efficaci per generare interazioni, aumentare la permanenza sul post e migliorare la visibilità su Linkedin grazie anche ad una permanenza nel feed più duratura rispetto ad altri formati Linkedin.
In questo articolo voglio condividere la mia esperienza su cosa funziona, come realizzare un carosello efficace e perché questo formato sta diventando indispensabile in qualsiasi strategia di personal branding o content marketing su LinkedIn, sia per i profili personali che per le pagine aziendali.
Cos’è un carosello LinkedIn
Un carosello LinkedIn è una sequenza di immagini che l’utente può scorrere orizzontalmente, simile a una presentazione in PowerPoint. È un formato che si carica come documento PDF, ma che viene visualizzato su LinkedIn come una serie di slide navigabili. Questo consente di raccontare una storia in modo visivo e progressivo, mantenendo alta l’attenzione dell’utente.
LinkedIn non lo definisce ufficialmente “carosello” (quello è un termine più comune su Instagram), ma all’interno della community questo formato ha ormai preso quel nome. Personalmente, lo trovo perfetto per presentare case study, guide pratiche, elenchi numerati e concetti che necessitano di un supporto visuale.
Ecco un esempio di carosello LinkedIn (clicca sull’immagine per vedere l’esempio direttamente su Linkedin)👇
Perché il carosello LinkedIn funziona così bene
Mi sono chiesto a lungo perché i caroselli LinkedIn ottengano performance così elevate rispetto agli altri formati di Linkedin. Dopo vari esperimenti e analizzando i dati tra diversi clienti e settori, ecco le ragioni che ho individuato:
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il carosello invita all’interazione: l’utente deve cliccare o scorrere per leggere tutto il contenuto
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la struttura a slide facilita la lettura e mantiene alta la soglia di attenzione
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i contenuti visuali vengono premiati dall’algoritmo di LinkedIn perché trattengono più tempo l’utente
Quando pubblico un carosello, noto che le impression sono più alte e che i like, commenti e condivisioni aumentano in modo significativo rispetto ad altri tipi di post.
Come fare un carosello per LinkedIn?
Se ti stai chiedendo come fare un carosello per LinkedIn, ti spiego il mio metodo passo dopo passo. Creare un carosello non è complicato, ma serve un mix di chiarezza visiva e copywriting incisivo.
Step 1: pianifica il contenuto
Ogni carosello deve avere un obiettivo chiaro. Può essere:
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Educare (es. “Guida alla nuova normativa e impatto in azienda”)
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Raccontare un’esperienza (es. “Come abbiam risolto questo problema al cliente””)
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Condividere dati o insight (es. “I 5 dati determinanti del nostro settore”)
Dopo aver scelto il tema, suddivido il contenuto in punti chiave che poi andranno su ogni slide.
Step 2: crea le slide
Io uso Canva per creare i miei caroselli, ma va bene anche PowerPoint o Google Presentazioni. L’importante è esportare il file finale in formato PDF.
Ogni slide deve contenere un solo concetto, scritto in modo semplice e accompagnato da un visual coerente o da screenshot quando può essere utile.. Le prime due slide sono le più importanti: la prima attira l’attenzione, la seconda conferma che vale la pena scorrere le altre. Consiglio sempre di inserire una freccia perché non a tutti sono chiare le frecce native su Linkedin…
Step 3: carica il documento su LinkedIn
Una volta pronto il PDF, basta cliccare su “Avvia un post” su LinkedIn, scegliere l’icona del documento e caricare il file. Inserisco sempre una descrizione coinvolgente sopra al carosello, con una domanda iniziale o una frase d’impatto.
Step 4: interagisci con i commenti
Dopo la pubblicazione, è fondamentale rispondere ai commenti soprattutto se la call to action porta alla discussione: questo aumenta la reach e crea relazione con la community.
Quante slide in un carosello LinkedIn?
Un aspetto spesso sottovalutato è quante slide dovrebbe avere un carosello LinkedIn. Dopo tanti test, ho trovato che la lunghezza ideale sta tra le 7 e le 12 slide.
Ti spiego perché:
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Meno di 5 slide rischia di essere troppo povero per generare valore
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Oltre le 12 slide, l’utente tende ad abbandonare prima di arrivare alla fine
Per me, la formula perfetta è:
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Slide 1: titolo forte, promessa chiara
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Slide 2: introduzione al problema o al tema
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Slide 3-9: sviluppo del contenuto (con screen o elementi grafici quando possibile)
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Slide 10-12: call to action con invito a interagire o scaricare il documento
Caratteristiche tecniche del carosello LinkedIn
Dal punto di vista tecnico, un carosello LinkedIn deve rispettare alcune specifiche. Te le elenco in modo chiaro:
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Formato file: PDF
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Dimensione slide: 1080 x 1080 px(formato quadrato) o 1080×1350 px (formato verticale se hai bisogno di più spazio)
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Peso massimo: 100 MB per documento
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Numero massimo di pagine: 300 (ma è un limite teorico, è meglio restare tra le 7 e le 12 slide)
Uso quasi sempre formati quadrati o verticali perché si adatta perfettamente al feed mobile ed inoltre anche da desktop riempiono maggiormente lo schermo aumentando l’attenzione.
Carosello LinkedIn e algoritmo: cosa sapere
Un’altra cosa importante che ho scoperto è che il carosello, trattenendo più tempo l’utente sulla piattaforma, è favorito dall’algoritmo di LinkedIn, non solo in termini di intreazioni, ma nella longevità di visibilità nel tempo.
Ma come sempre accade su Linkedin, non basta caricare un PDF e sperare in migliaia di visualizzazioni.
Ecco i consigli che, secondo la mia esperienza, aiutano a far performare meglio un carosello:
- Semplicità di narrazione (essendo maggiormente possibile la visibilità fuori dai tuoi collegamenti)
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Sintesi nelle singole slide (per passare velocemente alla successiva)
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elementi visual significativi (screen, grafici, persone, immagini reali: catturano maggiormente le persone e danno concretezza
Per aumentare le possibili azioni post carosello (ad esempio cliccare sugli hyperlink del documento) è inoltre importante guidare l’utente a scaricare il documento intero, facendo anche i vedere i passaggi che deve fare perché non sono immediati.
Errori da evitare quando crei un carosello Linkedin
Anche se è un formato potente, il carosello LinkedIn può fallire se non è ben progettato. Ecco due errori comuni che ho commesso all’inizio:
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testi troppo lunghi o complessi: ogni slide dovrebbe contenere massimo 20 parole
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grafiche confuse o poco leggibili: colori chiari, font leggibili e buona spaziatura fanno la differenza
- immagini stock o derivate dall’AI: non portano autenticità e concretezza
Ora che conosci il potenziale del carosello LinkedIn, è il momento di agire. Crea il tuo primo carosello, testa cosa funziona meglio con il tuo pubblico e inizia a monitorare i risultati.
E se vuoi un supporto diretto, posso aiutarti a strutturare la tua strategia di contenuti su LinkedIn: trovi i miei servizi di consulenza qui 👉 francescodenobili.it/servizi
Oppure, se preferisci formarti autonomamente, scopri i corsi della mia Digital Academy: il carosello è solo uno dei tanti strumenti che puoi usare per crescere con metodo e consapevolezza su LinkedIn.