Deliverability: email marketing contro lo spam

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L’email marketing soprattutto in ambito B2B rimane una delle attività più efficaci per raggiungere in modo efficace i potenziali clienti nonostante sia lo strumento digitale più antico (la prima email di test è stata inviata nel 1970!). 

Secondo una recente ricerca di Emarsys, grazie a campagne di e-mail marketing, l’81% delle PMI acquisisce nuovi clienti e l’80% riesce a fidelizzarli.

Visto il numero di mail ricevute dai nostri lead o clienti, siamo tuttavia obbligati a creare strategie di email marketing persuasivo per ottenere visibilità ed efficacia.

Ma il problema principale è un altro.

Fare arrivare correttamente le nostre mail, evitando che vadano in spam.

Come evitare lo spam?

Ma come si può evitare che le nostre mail vengano bloccate durante il loro viaggio, per esempio finendo in spam?

Partiamo anzitutto dal significato di 2 termini determinanti: e-mail delivery ed email deliverability. 

Nel primo caso si fa riferimento al fatto che un’email venga ricevuta o meno dal server del provider di posta elettronica del destinatario.

Mentre quando si parla di e-mail deliverability si fa riferimento all’ecosistema che permette alla mail di arrivare nelle migliori condizioni all’inbox del destinatario, ovvero lo spazio in cui l’e-mail arriva dopo che il server l’ha ricevuta. 

I fattori determinanti per una buona deliverability

Uno dei fattori determinanti per una buona deliverability delle e-mail è la cosiddetta sender reputation dell’indirizzo IP dal quale si inviano i messaggi di posta elettronica. Pertanto, è importante comprenderne i fattori chiave.

Qualità dei contatti

I provider di posta elettronica (gmail, yahoo ec.) utilizzano programmi per analizzare il comportamento e valutare il potenziale di rischio di ogni indirizzo IP. 

La qualità dei contatti a cui viene inviata l’e-mail è pertanto un fattore cruciale.

È altamente sconsigliato quindi inviare messaggi a liste di contatti acquistate. La lista dei contatti dev’essere al 100% di contatti definiti opt-in, ovvero i contatti devono aver scelto liberamente di ricevere le e-mail, oppure in modalità single opt-in, in cui l’iscritto viene aggiunto alla mailing list una volta compilato e inviato un modulo di iscrizione. 

In alternativa, si può adottare il double opt-in, che prevede l’invio di un’e-mail di conferma contenente un link di attivazione.

Engagement dei destinatari

Il livello di engagement che i destinatari mostrano per le e-mail provenienti da un determinato indirizzo IP è un altro fattore importante. 

Per mantenere un alto livello di coinvolgimento, è consigliabile inviare solo contenuti che realmente interessino agli utenti e evitare di utilizzare click-bait, ovvero promesse ingannevoli per ottenere clic. 

È importante tenere presente che le false promesse possono indurre gli utenti a disiscriversi e a segnalare l’e-mail come spam. 

Qualità del contenuto

I filtri antispam analizzano anche il contenuto delle e-mail inviate da un determinato indirizzo IP, compreso l’oggetto della mail.

È fondamentale che il contenuto rispetti determinati criteri per evitare di essere segnalato come spam. 

È consigliabile evitare l’uso di parole segnalate dai provider come spam nell’oggetto

Parole da evitare per non attivare i filtri antispam

Di seguito sono elencate alcune parole da evitare nell’oggetto delle e-mail per non finire nello spam attivando il filtro SpamAssassin:

  • Parole che creano un rapporto di fiducia come “senza rischio”, “senza trucchi”, “garantito”, “cancellare in qualsiasi momento”, “a norma di legge”, “100% soddisfatto”, “senza costi aggiuntivi”, “completamente naturale”, “unisciti a milioni di persone”, “sicuro”
  • Familiarità come “la tua famiglia”, “la tua fattura”,
  • Simulazioni di risposta come “Re” e “Fwd”
  • Simboli di valuta (€, $, £)
  • Parole come “gratis”, “donare”, “regalare”, “assistenza”, “aiuto”, superlativi come “perfetto”, “migliore”, ecc.
  • Frasi come “compra”, “acquisto diretto”, “accettiamo carte di credito”, “clicca qui”, “vai al link”, “rimborso totale”, “installazione gratuita”, “accesso gratuito”, “chiama gratis”, “scontato”, “mai”, “non è spam”
  • Parole d’urgenza come “offerta limitata”, “fallo oggi”, “scade subito/oggi”, “ottieni ora”, “comincia subito/oggi”, “cosa attendi”, “decidi ora/subito”, “durata limitata”, “messaggio prioritario”
  • Parole come “perdere”, “ringiovanire”, “nuovo”, “sogni”, “hai”, “vuoi”, “ami”, “report”

Monitoraggio del traffico di invio

Attenzione anche al numero di email da inviare.

È una buona pratica evitare di inviare un numero elevato di e-mail in modo irregolare, ma è consigliabile rispettare un flusso regolare. 

Un altro aspetto fondamentale è la percentuale di aperture rispetto a quelle inviate

Per ulteriori informazioni sulle regole per l’identificazione dello spam, è possibile consultare il Wiki di SpamAssassin all’indirizzo: https://cwiki.apache.org/confluence/display/SPAMASSASSIN/.

Software di email marketing con ottima sender reputation

Poiché la sender reputation dell’indirizzo IP è fondamentale per una corretta consegna delle e-mail e per garantire la buona reputazione del mittente, è importante scegliere anche il software di email marketing più efficaci da questo punto di vista.

Da questo punto di vista, la soluzione che personalmente ho trovato più efficace è quella fornita da MailUp.

Se volete provarlo gratuitamente per 15 giorni (senza inserire carta di credito) potete richiedere qui attivare la demo qui.

La deliverability di MailUp mi sempre dato ottimi risultati (99% di successo), inoltre per rafforzare il posizionamento in questa delicata funzionalità, è stato lanciato il Deliverability Pro Pack, un set di strumenti operativi tattici e strategici per ottimizzare la deliverability.

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