Il Digital marketer è oggi una figura sempre più fondamentale. Scopriamo trend e consigli per sceglierlo al meglio.
Digital marketer cos’è?
Questo è quello che spesso mi viene chiesto quando cerco di spiegare che lavoro svolgo…in realtà, a seconda del mio interlocutore, cambio spesso risposta utilizzando magari figure già conosciute in azienda e allora provo con Digital marketing manager, Digital marketing specialist ecc.
Tuttavia spesso è più semplice prendere spunto dalle definizioni di marketing classico più utilizzate: aiuto le aziende a rispondere in modo adeguato ai bisogni del loro pubblico di riferimento, utilizzando le opportunità offerte dal mondo digitale e non solo…
In questo modo supero quel confine che mi separa con chi ancora non ha chiaro che attraverso il digitale si può migliorare la vendita di informazioni, prodotti fisici, luoghi, servizi legati unicamente al passaparola ecc.
Marketing manager: cosa fa realmente oggi?
Quindi sarebbe forse più semplice parlare di marketing manager, in quanto il digitale altro non è che un ecosistema che supporta tutte le attività di marketing e anzi, ottiene la sua massima efficacia proprio integrando le attività offline a quelle online.
Già, ma chi era marketing manager negli anni scorsi e ha attraversato questo cambiamento, come può districarsi oggi con una complessità sempre più alta ed un’offerta di servizi sempre meno trasparente e sempre più differenziata?
Da dove partire allora in un contesto che cambia in continuazione e che obbliga a possedere contemporaneamente competenze strategiche, tecniche e tecnologiche?
Come spesso mi capita durante la formazione o la consulenza aziendale, con tanti responsabili marketing parto da una parola chiave: l’esperienza.
Oggi l’esperienza credo sia davvero il punto di partenza e la più grande risorsa a disposizione di un marketing manager moderno: unire storia personale, esperienza di marca, valori personali e aziendali, errori, storia aziendale, storytelling di prodotto ecc.
L’esperienza inoltre è la base su cui partire per gestire quelle che oggi considero le fondamenta per un’efficace attività di marketing:
- la conoscenza delle buyer personas (il tuo pubblico di riferimento)
- la mappatura dei percorsi di acquisto o conoscenza del marchio
- la definizione di uno stile comunicativo unico (tone of voice) che sappia adattarsi a seconda dei contenuto informativi e/o emozionali e/o persuasivi.
Digital content marketer: la chiave
Grazie alla tracciabilità digitale oggi possiamo ottenere in maniera precisa dati che ci permettono di conoscere i bisogni del nostro pubblico di riferimento e il tracciamento del loro percorso di acquisto.
Per ottenere tutto questo, si tratta di applicare un approccio realmente data driven, partendo dalla cultura del dato e integrando i dati ottenuti dai diversi touchpoint digitali.
Ma per la questione “contenuti” come la mettiamo?
Credo che da questo punto di vista si stia giocando la partita più importante: saper creare e gestire contenuti oggi è determinante sia per le attività pubblicitarie che per quelle informative e promozionali.
Qualsiasi strumento o automatismo venga utilizzato, la capacità oggi di capire quale tipologia di contenuti utilizzare in funzione di obiettivi e pubblico di riferimento è diventata prioritaria nelle attività di quello che viene ormai definito Digital content marketer.
Esperienza, aggiornamento continuo, capacità di analisi e creatività: queste le chiavi per diventare e rimanere un digital marketer di successo, al passo (anzi in anticipo) con i cambiamenti tecnologici e organizzativi.
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