Influencer marketing: case study food

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Un case study di influencer marketing in Italia nel settore food: tra micro influencer e User Generated Content.

Influencer marketing in Italia

Questo case study riguarda un’azienda alimentare presente in tutto il territorio italiano con latticini freschi, basi pronte fresche e piatti pronti.

Stuffer è un’azienda a conduzione familiare che concilia nella sua anima tradizione e modernità e con un forte impegno nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti.

L’obiettivo di partenza di Stuffer, prima dell’attivazione del progetto di influencer marketing, era quello di entrare in contatto con clienti e consumatori diretti dei suoi prodotti.

Nel settore food questo tipo di aziende ha principalmente contatti solo con la grande distribuzione quindi gli obiettivi principali erano:
– costruire la brand awareness e la brand purpose;
– ovviare alla mancanza di pubblico e community sui social per garantire attività di User Generated Content, cioè contenuti creati spontaneamente dagli utenti;
– ovviare alla mancanza di riprova sociale da persone che avevano testato i prodotti personalmente.

La strategia di influencer marketing

Il progetto per raggiungere questi obiettivi, svolto in collaborazione con l’agenzia AI6, prevedeva:
– sviluppo di un progetto a lungo termine di Influencer Marketing che sfruttasse l’immensa forza propulsiva delle cerchie social e del passaparola;
– ideazione e sviluppo del ciclo di eventi “In Cucina con Stuffer” come punto di congiunzione della socialità online e offline;
– creazione e supporto di una community esclusiva di Brand Ambassador fidelizzate;
social media marketing strategico per stimolare la creazione di User Generated Content.

Il primo passo è stato quello di creare il format “In Cucina con Stuffer” una serie di eventi che superano il classico show cooking, all’interno di una cornice narrativa totalmente
originale.

Social influencer marketing

Per il lancio dell’iniziativa è stata selezionata una personalità di spicco nel mondo del food blogging che fosse in totale sintonia con i valori e il messaggio di Stuffer, a cui è stato aggiunto un microcosmo di influencer e blogger più piccole del settore che sono diventate il vero fulcro e motore del progetto.

È stato creato un gruppo esclusivo Facebook in cui l’azienda potesse rimanere sempre in contatto con le food blogger in modo da creare una relazione one to one con le partecipanti, diffondendo contenuti esclusivi, condividendo informazioni, risolvendo problemi, rimanendo quindi sempre accanto alle proprie food blogger.

social influencer rmarketing

Influencer marketing platform

Oltre il gruppo Facebook questo progetto di food influencer marketing si è sviluppato a metà tra l’online e l’offline, integrando diverse piattaforme tra loro:
– canali Facebook e Instagram: l due canali principali di diffusione e narrazione dell’evento sono stati i canali istituzionali sotto all’hashtag #IncucinaconStuffer;
– canale YouTube: un altro canale importante è quello di YouTube che ha avuto il ruolo chiave nel raccogliere le interviste delle partecipanti e i video-eventi delle giornate, portando alla creazione nel corso degli anni di 30 contenuti video con interviste, video ricette e racconti emozionali delle giornate;
landing page Web: la campagna ha previsto anche la creazione di una landing page sul sito che racconta la storia di In cucina con Stuffer tramite i materiali foto e video creati in questi anni di lavoro.

influencer marketing platform

Risultati ottenuti

Il progetto, ad oggi, ha visto lo svolgersi di 5 eventi live, su un periodo totale di quasi 3 anni e con cadenza semestrale.

In questi 3 anni il progetto ha sviluppato una community di 21 Food blogger innamorate del brand, che produce una media di 220 contenuti User Generated all’anno.

Si è arrivati così a raddoppiare l’attività di social media posting, portando complessivamente a una produzione circa 480 post/anno, di cui quasi la metà creati dalla community.

In questo modo, l’azienda raddoppia l’esposizione del proprio Brand senza maggiori investimenti, portando ad un aumento dell’awareness a 3,5 milioni di persone, oltre 500 mila interazioni sui social e un aumento del 129% dell’engagement rispetto alla normale attività sui social.

Dal punto di vista qualitativo i contenuti generati sono un materiale autentico di inestimabile valore e il potere di esposizione delle foodblogger sulla community è un volano di autenticità e visibilità difficile da comprare.

Se vuoi utilizzare queste ed altre tecniche di digital marketing,  contattami per capire quale strategia è più adatta al tuo progetto oppure scrivimi se hai casi interessanti che vuoi farmi analizzare per le mie ricerche su progetti integrati di digital marketing.


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