È possibile posizionare un sito senza inserire mai le parole chiave ricercate nella pagina? Sì, ma cerchiamo di capire come e perché!
La ricerca con le parole chiave
Iniziamo subito con un esempio concreto: vuoi cambiare le gomme della tua auto perché quando hai fatto il cambio l’ultima volta, ti hanno detto che dovrai sostituirle.
Vai su Google e cerchi di capirne di più digitando le parole chiave “gomme estive” e in prima posizione trovi un sito con un pratico form di ricerca per cercare le gomme per la tua auto in base alle dimensioni, alle marche di pneumatici e al prezzo.
Ora guarda attentamente questo sito: non è certo mobile first, non brilla di contenuti, non c’è un articolo di approfondimento che ti aiuta a scegliere, anche graficamente è abbastanza datato, eppure è in prima posizione su Google.
Sarà merito delle parole chiave penserai, chissà come è stato ottimizzato, vedrai che da qualche parte saranno ripetute più volte le parole “gomme estive”, magari nelle altre sezioni che appaiono in pagina…
Facciamo subito un test con il comando “Trova” del browser:
Niente.
Ok qualcuno avrà utilizzato qualche trucco SEO di vecchia scuola e avrà nascosto le parole chiave nel codice HTML…
No, anche in questo caso non abbiamo trovato niente.
Perché allora si posiziona così bene per la richiesta “gomme estive”? Quando in realtà nella pagina al massimo si trova la parola pneumatici ed estivi…
Proviamo brevemente a dare una spiegazione di tutto questo, specificando che in realtà sono indicazioni che Google ha specificato da tempo, ma ora probabilmente stanno diventando più evidenti rispetto al passato.
Da parole chiave a entità
Gli algoritmi di Google da anni non si basano sulle parole chiave, ma sulle entità e su quello che viene definito “atteggiamento intenzionale” dell’utente che sta effettuando la ricerca.
Nel nostro caso Google ha appreso che la maggior parte di utenti quando cerca “gomme estive” (in questo momento e in Italia), ha una serie di intenzioni e desideri in funzione del suo grado di conoscenza della materia.
Questa pagina risponde ad una serie di intenti di ricerca che riguardano l’effettiva risposta alle mille combinazioni di “sotto richieste” che può nascondere (es. gomme estive dimensioni, gomme estive marche, gomme estive prezzi ecc.)
Tuttavia non basta rispondere agli intenti di ricerca, perché il posizionamento si guadagna anche con il numero di visite al sito o a quella pagina, il tempo di permanenza sulla stessa (qui un po’ più alto della media grazie al form), numero e qualità di backlink ecc.
Una SEO integrata
Le numerose visite alla pagina nello specifico, arrivano anche da un importante investimento in Google Ads che pur non essendo un fattore diretto di posizionamento, portano ad un aumento delle visite alla pagina, incidendo indirettamente sull’efficacia della risposta alle richieste digitate su Google.
Un esempio concreto di come oggi la SEO vada integrata in una strategia più complessa che tenga conto del’intero percorso di acquisto e ricerca di informazioni da parte dell’utente, a cui vanno aggiunti strumenti e tecniche (dallo studio degli intenti di ricerca all’utilizzo di Google Ads) per rendere più efficaci queste attività e massimizzare gli investimenti.
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